SCOPRI LE NOSTRE VACANZE SU JONAS.it

 

Copyright JONAS by Circolo Viaggi srl

Valdobbiadene non è solo un vino

Arrivando a Valdobbiadene vi troverete in una terra ricchissima sotto ogni punto di vista.

Quest’area, conosciuta come alta Marca trevigiana o zona del Prosecco, è salubre e rigogliosa, e per questo abitata fin dall’era preistorica. Nei secoli, poi, si sono avvicendati e mescolati i popoli e le culture più svariati, dai Romani ai Barbari, dai Francesi agli Austriaci, ed ognuno di essi ha lasciato dietro di sé arte, usanze e tradizioni.

Geograficamente la posizione è strategica: a nord una catena collinare che raggiunge i 1500 Mt di altezza ci divide dalle Dolomiti, e al di là del fiume Piave c’è la pianura che ci porta a Venezia.

 

Il territorio è un susseguirsi di dolci colline, ricamate a mano di vigneti dal duro lavoro dell’uomo, chiese, castelli, ville e antichi borghi arroccati.

Durante la Serenissima repubblica queste terre erano chiamate “il giardino di Venezia”, in quanto proprio qui i ricchi veneziani avevano le loro ville e trascorrevano le vacanze in campagna.

Infine, la Grande Guerra ha lasciato un segno indelebile, infatti è stato l’ultimo e più aspro fronte, dove per oltre un anno la popolazione occupata ha sofferto la fame e le terribili epidemie di influenza che l’hanno decimata. Questi tristi eventi hanno lasciato dietro di sé tradizioni, modi di dire e una moltitudine di monumenti, cimiteri e trincee, che mantengono vivo il ricordo di quei giorni, e ci danno un’idea di come fosse la vita dell’epoca.

La nostra avventura comincerà proprio da Vittorio Veneto, la “città della Vittoria”, una stupenda cittadina medievale, incastrata nello stretto imbocco del Fadalto, il principale accesso alle Dolomiti, e protesa verso la pianura dal lato opposto.

Ci sposteremo da lì lungo la Valsana, attraverso i suoi borghi, lambendo i laghi di Revine, passando ai piedi di Passo San Boldo (la famosa “strada dei cento giorni”) e giungendo a Follina, con la sua stupenda Abbazia Cistercense e sullo sfondo l’imponente castello di Cison.

 

Nei giorni seguenti ci addentreremo nel cuore del Prosecco, tra i vigneti “eroici”, talmente impervi che la loro lavorazione può esser fatta solamente a mano, riempiendoci gli occhi di bucolici indimenticabili scenari, viziando i nostri palati con prodotti tipici accompagnati da tante bollicine, e gustando la pace e il cinguettare che sempre ci circonderà.

L’ultimo giorno, in furgone, raggiungeremo Pianezze di Valdobbiadene, dove cammineremo tra le fronde di alti abeti nel Parco Avventura, e da dove potremo vedere sia le cime dolomitiche che i campanili di Venezia, semplicemente voltando lo sguardo.

In alto i calici: in bici tra le colline del Prosecco